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Il Modello Sistemico-Relazionale Integrato parte dagli orientamenti tracciati dai pionieri della terapia familiare arricchiti dagli studi e dalle applicazioni cliniche della Teoria dell’Attaccamento.

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La sofferenza e la malattia mentale vengono connesse alle relazioni significative per l’individuo con particolare attenzione ai contesti di crescita e quindi ai legami familiari.

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Nel lavoro con l’individuo, con la coppia e con la famiglia intera, l’obiettivo che si pone la psicoterapia è quello di introdurre una nuova organizzazione più funzionale, là dove blocchi evolutivi hanno prodotto nelle persone sofferenza psicologica.

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Utilizzando setting di lavoro flessibili in base agli specifici bisogni della persona e agli obiettivi da raggiungere, si aiutano i pazienti a sviluppare le proprie risorse, sperimentare nuove possibilità, nuove modalità di comunicazione, nuovi modi di vedere sé stessi e vedere gli altri, nuovi progetti di vita.

Individuo

La vita non è come dovrebbe essere. È quella che è. È il modo in cui l’affronti che fa la differenza.
Virginia Satir

La terapia individuale mira a restituire benessere a chi si trova in uno stato di sofferenza e di disagio psicologico causato da:

Problematiche del ciclo di vita (crisi adolescenziali, separazioni, malattie, lutti)

Difficoltà relazionali

Ansia e/o attacchi di panico

Depressione

Dipendenze

Disturbi del comportamento alimentare

Disturbi psicosomatici

Disturbi post traumatici

Fobie specifiche

Coppia

Voglio poterti amare senza aggrapparmi, apprezzarti senza giudicarti, invitarti senza insistere, lasciarti senza senso di colpa, criticarti senza biasimarti, aiutarti senza umiliarti; se vuoi concedermi la stessa cosa, allora potremo veramente incontrarci e aiutarci reciprocamente a crescere.
Virginia Satir

La terapia di coppia, coniugando Modello Sistemico Relazionale, Teoria dell’Attaccamento e Terapia Focalizzata sulle Emozioni (EFT), si propone di migliorare la relazione consentendo ai partner di incrementare la comunicazione e la comprensione reciproca.

Conflittualità eccessive, un confronto poco costruttivo, distanza emotiva o fisica rendono la sintonia faticosa da raggiungere. Eventi come la nascita di un figlio, un tradimento o problemi con le rispettive famiglie di origine possono minare la possibilità di stare in coppia in maniera gratificante.

Il lavoro con la coppia si concentrerà sull’esplorazione degli stili comunicativi, sulle specificità di quell’incastro relazionale e sull’origine dei conflitti al fine di cambiare i cicli negativi che hanno generato sofferenza.

Famiglia

Il fiume modella le sponde e le sponde guidano il fiume.
Gregory Bateson

La terapia familiare si concentra sulla famiglia nel suo complesso, sulle dinamiche e sulle relazioni che si vengono a creare al suo interno.

Quando uno dei membri della famiglia vive un disagio, soprattutto se si tratta di un bambino o di un adolescente, la sua sofferenza si ripercuote su tutti gli altri.

Il terapeuta si prende dunque carico dell’intero nucleo affinché tutti possano prendersene la responsabilità.

L’obiettivo è la riorganizzazione del sistema familiare attraverso la formulazione condivisa di nuove dinamiche relazionali, nuovi modi di comunicare e nuovi ruoli, andando così a ridurre e risolvere lo stato di sofferenza.

Genitorialità

Il bambino si costruisce un modello interno di sé stesso in base a come ci si è preso cura di lui.
Jhon Bowlby

Il supporto alla genitorialità in tutte le sue forme (anche monogenitoriale, adottiva, omogenitoriale) all’interno di un’ottica sistemico-relazionale nasce per informare e restituire competenza ai genitori rispetto alla crescita dei figli.

Il percorso di terapia offre ai genitori gli strumenti per leggere e fronteggiare le fasi evolutive della crescita dei figli, le dinamiche relazionali che generano difficoltà, incomprensione e conflitto, anche in fasi di separazione o divorzio.

Alzheimer

Dimmi e dimenticherò, mostrami e forse ricorderò, coinvolgimi e capirò.
Confucio

I Disturbi Neurocognitivi, comunemente detti Demenze (di cui la Demenza di tipo Alzheimer è la forma più prototipica e diffusa) possono emergere in età adulta e anziana e sono caratterizzati da difficoltà di memoria, alterazioni nella cognizione spazio-temporale, nel linguaggio e nelle prassie, difficoltà di attenzione e percezione. Si possono inoltre presentare cambiamenti a livello della personalità e disturbi del comportamento (BPSD).

In quest’area mi occupo di:

• Valutazioni neuropsicologiche delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, orientamento spaziale e temporale, ragionamento, prassie, fluenza verbale)

• Definizione di un programma di stimolazione/riabilitazione cognitiva personalizzato

• Attività di stimolazione cognitiva